La figlia dell’Alchimista – Episodio 4

Quella sera, quando la famiglia si riunì a tavola per la cena, i genitori di Isa e Nico non potevano fare a meno di lanciare occhiate al volto tumefatto del figlio e di guardarsi, chiedendosi tacitamente cosa avesse combinato Nicola quella volta.
Nico, obbedendo all’ordine della sorella di non fiatare, si era chiuso in un silenzio ostinato e teneva il broncio. La madre si rivolse quindi a Isabella.
«Bella, cos’è successo a tuo fratello? Pensavamo foste venuti a casa per riposare…»
«Nico mi ha piantata in asso a metà strada per andare a giocare da Tommaso. Quando è tornato, era conciato così. A quanto pare, gli hanno dato del “marmocchio” e lui se l’è presa e ha provato a rispondere con le mani. Solo che le ha prese, invece di darle.»
Isabella scrollò le spalle, come per liquidare l’argomento.
«Nico, ma perché continui ad andare da loro, se ti picchiano e ti prendono in giro?» chiese la madre.
Isabella rispose prima che potesse farlo lui e tradirsi.
«Perché è scemo.»
«Non è vero!» protestò Nico.
«Non dare a tuo fratello dello scemo, Isabella» la redarguì suo padre.
Isabella scrollò di nuovo le spalle.
«Pensa che far parte di una banda di bulletti di paese sia divertente.»
I genitori si guardarono, ma Luisa, con sollievo di Isabella, lasciò cadere il discorso.
«Volete una fetta di torta? L’ho portata a casa dal pic-nic.»
Dopo cena, Isa chiese il permesso di saltare la lettura serale per rivedere gli esercizi per il giorno dopo. Ogni lunedì infatti Giovanni, l’assistente di suo padre, teneva loro lezione di matematica e scienze. Le altre materie invece gliele insegnava una studentessa di Filosofia che veniva dalla città e si fermava da loro a pensione tre volte la settimana.
Isa non aveva davvero bisogno di rivedere i compiti. Invece, trasse un quaderno nuovo dal cassetto della scrivania e trascrisse gli appunti mentali che aveva preso in biblioteca quel pomeriggio mentre divorava volumi d’Alchimia. Dopo aver rivisto teorie, formule e principi, prese un foglio pulito da un album da disegno, vi tracciò sopra un cerchio alchemico per le sintesi di base con il carboncino, poi mise al centro di esso uno scampolo di stoffa, del filo, dell’ovatta e due bottoni dal kit di cucito.
Chiuse gli occhi, si concentrò sull’immagine mentale dell’oggetto che voleva creare e toccò il cerchio alchemico con i palmi delle mani. Un vortice di luce smeraldina s’innalzò dai bordi del cerchio e avvolse i materiali. Quando la luminescenza si dissolse, al centro del cerchio sedeva un tenero orsacchiotto di pezza.
Isabella si disse soddisfatta del risultato, ma, prima di tentare la riparazione del libro, pensò fosse saggio fare altri esperimenti, per essere sicura di riportare il libro al suo stato originale.
In quel momento, Nico irruppe nella sua stanza.
«Ti ho visto! Hai usato la magia! Voglio imparare anch’io! Isa, ti prego!»

Cosa farà Isabella?

  • Si rifiuta di insegnare a Nicola l’Alchimia, ma Nicola fa la spia ai genitori addossando la colpa dei suoi misfatti a Isabella.(60%)
  • Insegna l’Alchimia a Nicola, ma solo le sintesi di base.(20%)
  • Nega di aver usato l’Alchimia per cucire l’orsacchiotto.(20%)

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