Cronache della Terra – Episodio 10

Isabella posò la penna e si volse a guardare il tramonto fuori dalla finestra.
Poggiando una mano sul mento, ripensò alla conversazione con McIntyre.
“Secondo il calendario che utilizziamo, siamo l’anno 1998 d.C.” aveva esordito l’alchimista. “Tuttavia, non è corretto. Non è il 1998 d.C., ma il 2398 d.C. – secolo XXIV, secondo il calendario gregoriano.”
Isabella riordinò le carte sparse sul tavolo e le ripose ordinatamente in un raccoglitore.
Aveva trascorso l’intera giornata in biblioteca, dove aveva tradotto la maggior parte degli appunti di suo padre. Avrebbe continuato il lavoro dopo cena; ormai le mancava soltanto l’ultimo plico. La conversazione con McIntyre l’aveva aiutata molto nella traduzione. L’intuito e la conoscenza dell’Alchimia del Cielo, su cui era basato il codice di suo padre, avevano fatto il resto.
“Michael ti ha parlato degli Universi molteplici e di come il nostro mondo, Terra, sia legato a doppio filo a Gaia, il suo corrispettivo in un altro Universo” aveva continuato McIntyre. “Di come ci sia scambio di energia tra questi due mondi. Questo scambio di energia, in realtà, non dovrebbe esistere. Universi differenti non dovrebbero nemmeno toccarsi. Ogni Universo dovrebbe essere isolato dagli altri. Per quale motivo? Perché un Universo, proprio come ogni altro essere vivente, nasce, vive, muore e rinasce. Se due Universi fossero collegati tra loro, riesci a immaginare quali conseguenze avrebbe la morte di uno dei due, sull’altro? Torniamo al fatto che ci troviamo nel XXIV secolo. Perché ci fanno credere di trovarci nel XX? Vogliono farci credere che la nostra civiltà sia una continuazione di quella che ha avuto inizio dopo la seconda guerra mondiale. Non è così. È esistita una società tecnologicamente più avanzata della nostra, nei quattro secoli di storia che sono stati cancellati. Chiamiamola la civiltà degli Antichi, per comodità. Gli Antichi non praticavano l’Alchimia. La loro civiltà era basata sulla Tecnologia. Prima di scomparire, hanno esplorato le stelle; possedevano armi capaci di distruggere un’intera città; macchine in grado di memorizzare ed elaborare una quantità di dati enorme. Eppure, della loro civiltà non è rimasto nulla, nemmeno le rovine. Ciò che sappiamo, lo abbiamo estrapolato dai miti e leggende dei Sopravvissuti alla Catastrofe. Non sappiamo di quale natura fosse questa Catastrofe, ma portò all’apertura di una faglia tra il nostro Universo e quello adiacente. La leggenda racconta che i visitatori da Gaia ebbero pietà dello stato delle cose su Terra e insegnarono ai Sopravvissuti l’Alchimia e la tecnologia del vapore, affinché questi potessero nuovamente prosperare. Tuttavia, l’Universo gaiano non era nello stesso punto del ciclo vitale di Terra e questo poteva creare i presupposti per una nuova Catastrofe, che avrebbe portato alla distruzione di entrambi. Così venne creata una sorta di… intercapedine tra Gaia e Terra, per filtrare lo scambio di energia e mantenere i due Mondi in equilibrio. I gaiani costruirono dei Portali e delle Colonne, che avevano lo scopo di creare e mantenere il collegamento tra i due Mondi tramite lo scambio reciproco di Energia. A un certo punto, i contatti con Gaia vennero interrotti, i Portali chiusi, lo scambio di Energia interrotto. La storia dei quattro secoli ‘bui’ cancellata. La nostra civiltà divenne ciò che è adesso. Questo avvenne nell’epoca in cui Venezia si staccò dalla terra per divenire Ciel Citadel. Non conosco il resto della storia, ma so che è custodita negli appunti di tuo padre.”
McIntyre aveva ragione. Gli appunti completavano la storia; ma non solo questo.


Nota dell’Autrice
Volevo metterci un’altra immagine di copertina, ma non sono riuscita a trovarla. ù_ù
Ho trovato l’immagine che volevo metterci. 😀
Qui finisce la seconda parte della serie Cronache del Mondo.
Ho già in programma di scrivere la terza parte, qui e su THe iNCIPIT, ma, avendo i primi esami della prossima sessione in aprile, non avrò altrettanto tempo per scrivere, quindi gli aggiornamenti procederanno a rilento. :*(

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