“La città non è fatta per ospitare i Creatori” disse Aki. “Ma abbiamo una struttura dove potete riposarvi e nutrirvi. Seguitemi, prego.”
Bek aveva mille domande che avrebbe voluto fare a Isabella e al ragazzo che l’accompagnava, ma Aki e la sua replica femminile cominciarono a incamminarsi verso una delle torri e i due terrestri li seguirono. Si accostò a Raphael.
“Se la città è disabitata, cosa c’è nelle torri? A cosa servono?”
“Computer.”
Raphael si rivolse ad Aki.
“L’Amministratore si degnerà di riceverci? O abbiamo fatto tutta questa strada per niente?”
“Abbiamo ordine di accomodare i Creatori prima di portarli dall’Amministratore.”
Entrarono in una delle torri, l’atrio ampio e rischiarato da enormi vetrate, con una scultura a spirale che lo decorava e saliva fino al soffitto, sormontato da una cupola che si apriva sull’esterno. Attorno alla scultura c’erano delle panche circolari. Scultura e panche erano di un materiale cangiante. La base era bianca, ma poi i colori ruotavano seguendo tutte le tonalità dello spettro visibile. Aki e la sua replica li condussero a un ascensore, che salì di un piano e si aprì su un corridoio che su un lato si apriva in un’ampia vetrata curva, dall’altra su una serie di porte numerate. Aki toccò un pannello accanto a una delle porte e disegnò con il dito un glifo. La porta si aprì scorrendo di lato con un sibilo idraulico. L’ingresso immetteva direttamente in sala, un locale semicircolare con una grande vetrata che sostituiva completamente una delle pareti. La sala si apriva su due camere con bagno e su un cucinino.
“Potete usare il replicatore per cucinare il cibo” disse Aki. “Tornerò a prendervi per portarvi da lei. Se avete bisogno di qualsiasi cosa, potete chiedere a REI9001 che resterà a vostra disposizione.”
“Cos’è questo posto?” chiese Bek, guardandosi intorno.
Il soggiorno era arredato con un divano bianco semicircolare, un tavolinetto di vetro, due puff bianchi e una lampada olografica che cambiava forma e colore. Il pavimento era ricoperto da una moquette blu elettrico. Anche i mobili della cucina erano bianchi e il pavimento di ceramica blu. Stessa gamma di colori anche per i mobili delle camere e la biancheria da letto, per gli arredi del bagno e gli asciugamani.
“Questi erano gli alloggi dei Creatori” rispose Rei.
“Ci viveva la gente che ha messo in piedi questo posto” tradusse Raphael.
Bek lanciò a Isabella e Alberto un’occhiata interrogativa.
“Ci possiamo parlare con quei due? O non parlano la nostra lingua?”
“La parliamo la vostra lingua” replicò Alberto, ostile.
“Non so come ci siate arrivati voi, qui” ribatté Raphael, “Ma noi ci siamo arrivati dopo che il nostro dirigibile è stato abbattuto da nemici sconosciuti, un ammaraggio e una camminata tutt’altro che piacevole sulle spiagge ghiacciate dell’Antartide. Rebekkah non voleva offendere.”
Isabella posò una mano sul braccio di Alberto.
“Siamo tutti stanchi. Dovremmo riposarci e poi potremo parlare.”
“No” intervenne Bek, “Ho troppe domande in testa. Vorrei parlare subito.”
Alberto fece cenno di accomodarsi sul divano.
“Procuro qualcosa da bere” disse Raphael. “Preferenze?”
“Un tè andrà benissimo per tutti” disse Bek.
Raphael andò a procurare le vivande, mentre Bek, Isabella e Alberto si accomodavano in soggiorno.
“Come ti chiami?” chiese Bek ad Alberto.
“Alberto Tiziano. Suppongo tu conosca già Belle.”
“Raphael mi ha parlato di lei. Siete qui per… ripristinare l’equilibrio del Mondo?”
“Siamo qui perché gli appunti di papà dicevano che è qui che si trova la soluzione al problema dei Ghoul” disse Isabella, “Negli appunti c’era scritto il modo per riaprire il Portale dalla nostra parte della Torre ma papà non è mai stato qui, quindi nemmeno noi sappiamo esattamente cosa cerchiamo.”
“I Ghoul?”
“Noi li chiamiamo Spettri” disse Raphael. “Sarà l’Amministratore a dirvi cosa dovete fare.”
“Dobbiamo?” chiese Bek, confusa.
“Tu e Isabella. Riportare l’equilibrio è vostro compito. Io e Alberto siamo solo la vostra scorta.”
“Perché?”
“Perché così deve essere.”
L’Amministratore pone alle ragazze una scelta…
- Riportare i due Mondi allo stato in cui erano prima che i veneziani chiudessero l’accesso alla Torre Eterna. (33%)
- Unire i due Mondi. (17%)
- Separare i due Mondi anche se potrebbe avere conseguenze catastrofiche. (50%)