Questo post mi è stato ispirato dalla lettura della recensione di un videogioco intitolato Omega Quintet, sviluppato da Compile Hearts e distribuito da Idea Factory International. Due nomi che forse non vi saranno familiari, se non siete degli irrimediabili otaku videogiocatori incalliti come me; è lo studio del franchise di Hyperdimension Neptunia (le mie recensioni qui, qui, e qui).
Idol è un fenomeno culturale che nasce in Giappone negli anni Settanta. Negli anni Ottanta, considerata l’età d’oro delle Idol, si diffonde anche a Hong Kong e Taiwan ed è presente un po’ in tutta l’area asiatica. Nella cultura occidentale hanno il loro analogo nelle boy band o girl group.
Un idol è teenager che diventa popolare nel mondo dello spettacolo. Possono essere sia ragazze che ragazzi. Il minimo comune denominatore è che devono essere carini e aggraziati (kawaii). Data la loro popolarità diventano spesso un modello da seguire e quindi la loro immagine pubblica deve essere ispirata a una condotta morale irreprensibile.
Gli idol sono gestiti da agenzie di talenti che ne curano l’immagine e la commercializzano. La loro parabola tende a essere di breve durata ma ad essi è associato un mercato molto fiorente. Spesso fanno parte di gruppi musicali di j-pop o possono cimentarsi davanti alla cinepresa, ma non sono considerati cantanti o attori a tutti gli effetti.
Data la loro popolarità sono spesso presenti in manga e anime, soprattutto rivolti a un pubblico giovane. Se non siete stranieri ai cartoni animati giapponesi, è probabile che li abbiate già incontrati. Alcune serie arrivate anche in Italia avevano idol come protagoniste o comprimarie.
I bambini degli anni ’80 e ’90 ricorderanno sicuramente l’Incantevole Creamy.
Il primo esempio di idol immaginaria è Lynn Minmay di Fortezza Superdimensionale Macross (1982). A partire dagli anni Ottanta gli idol compaiono sempre più spesso nel cast di anime e manga e rivestono anche ruoli importanti. Lacus Clyne di Gundam SEED è una figura chiave della serie.
Ci sono anche anime e manga specifici che trattano di questa figura. Prossimamente parlerò di tre anime in particolare su questo blog: THE iDOLM@STER, Wake Up Girls! e Love Live School Idol Project. Ma la lista di anime e manga ispirati agli idol o che hanno idol come protagonisti e comprimari sarebbe lunga e richiederebbe una ricerca dedicata, che va oltre gli scopo di questo post.
Curiosità
- Nel film Kill Bill vol. 1 di Quentin Tarantino Gogo Yubari è reminiscente della figura delle idol.
- Lo scrittore americano di fantascienza William Gibson ha scritto un romanzo incentrato sulla figura di una Idol virtuale, Idoru (1997), Rei Toei, presciente del fenomeno dei Vocaloid (2004).
Per approfondire: